Viaggio nelle comunità, il centro di Strettura

La comunità di Strettura nasce nel 2005 e si distingue dalle altre strutture del Cast Assisi Onlus poiché, a partire dal 2008, ospita nuclei familiari con figli minori al seguito. Direttrice del centro è Bruna Vettoretti, educatrice, una delle figure con maggiore esperienza essendo in forza al Cast dal 1991. La comunità, che si trova nella piccola frazione di Spoleto, può accogliere 32 persone di cui 14 di monodiagnosi e 18 con minori al seguito. Attualmente sono 14 i bambini da 0 a 10 anni ospitati e gli utenti, dai 19 ai 46 anni, provengono da tutta Italia, Lazio, Puglia, Friuli, Campania in particolare.

Come cambia il lavoro in una comunità che accoglie anche i bambini?

“L’organizzazione del lavoro è molto complessa ed ha a che fare con le normali situazioni di una famiglia amplificate dai problemi dei genitori e spesso anche dei figli. Può capitare spesso che i nostri ospiti non abbiano la responsabilità genitoriale e i bambini vanno accompagnati a scuola, dal pediatra, a fare i vaccini. Qui, diversamente dalle altre strutture, oltre al normale percorso terapeutico gli utenti partecipano a un gruppo che lavora anche sulla genitorialità”.

Quanto dura il percorso terapeutico e come vivono i bambini la vita di comunità?

“Per i single dura 24 mesi, 36 mesi invece per le madri con i figli, periodo che può essere esteso in accordo con i Sert invianti e il tribunale. I bambini sono contenti, qui possono recuperare una tranquillità che non hanno vissuto e che spesso si ripercuote nei loro comportamenti già a partire da tre anni, qui si sentono protetti anche dagli operatori. Il nostro obiettivo ovviamente è fare di tutto affinché questi bambini possano stare con le madri e per questo cerchiamo di lavorare non solo per risolvere i loro problemi legati alla dipendenza da droga e alcol ma anche per migliorarle sotto il profilo della responsabilità e della genitorialità”. 

Come si svolge una giornata tipo?

“La mattina i bambini vanno a scuola, a partire dal nido, mentre le madri effettuano i normali lavori all’interno della comunità e partecipano ai gruppi terapeutici fino alle 17 quando poi ogni madre sta con il proprio figlio. Una volta ogni quindici giorni i bambini ricevono la visita dei padri, che vengono ospitati nella struttura di Baiano, e una volta al mese la casa è aperta alla visita dei familiari con incontri protetti anche con i nonni”.

Come è composto lo staff della comunità?

“A Strettura siamo in tredici, oltre a me, tre psicologi Cristina Andreoli, Claudia Antonelli e Cecilia Tiecco, tre psicologi/psicoterapeuti Francesco Valentini, Umbra Battaglini ed Erika Bonucci, un medico psichiatra Anna Cirronis, quattro operatori socio sanitari Bianca Fortunati, Aurelia Mariani, Sonia Benedetti e Manuela Capitani, la segretaria Anna Lucia Cuzzini Neri”.