Dipendenze patologiche, ad Assisi esperti a confronto su un nuovo modello di riabilitazione

Un nuovo modello di riabilitazione per le dipendenze patologiche che possa diventare di riferimento per tutto il Sistema Sanitario Nazionale. Saranno presentati lunedì 27 maggio nella Sala Conciliazione di Assisi i risultati della sperimentazione avviata in Umbria e proseguita in altre parti d’Italia di un modello di cura basato sulla presa in carico attraverso la stesura di un Progetto Terapeutico Individualizzato arricchito da un’attenta valutazione incentrata sull’innovativo strumento denominato ICF-Dipendenze. 

Al termine di un percorso formativo che ha visto la partecipazione di tutti i Sert e le Comunità terapeutiche della regione, il convegno nazionale “Percorsi di riabilitazione integrata tra pubblico e privato” organizzato dal Centro attività sulle tossicodipendenze Cast Assisi Onlus, con il patrocinio della Regione Umbria e del Comune di Assisi, intende verificare l’efficacia di questo set di strumenti per la valutazione globale dei bisogni e per la definizione degli interventi terapeutico-riabilitativi più appropriati. 

Tre le sessioni in cui si articolerà la giornata. Nella prima parte la dottoressa Angela Bravi della direzione Salute e Welfare della Regione Umbria, la direttrice del dipartimento dipendenze dell’Ass 6 Friuli Venezia Giulia Roberta Sabbion e il presidente del Cear Umbria, Massimo Costantini, delineeranno gli scenari entro i quali si muovono soggetti pubblici e privati mentre nella seconda sessione saranno Paolo Piergentili del Centro studi 390° Aps Venezia, Luciano Pasqualotto dell’Università di Verona ed Emanuele Perelli dell’Aulss 3 Serenissima a concentrare l’attenzione sullo strumento dell’ICF-Dipendenze. Nella terza parte spazio alle esperienze di comunità terapeutiche e aziende sanitarie: Cast Assisi Onlus, Dianova Onlus, il SerD di Mirano, l’Asl 5 Friuli Occidentale, i Sert di Foligno e Orvieto della Asl 2 dell’Umbria. 

A conclusione una tavola rotonda dal titolo “Dipendenze patologiche, verso un modello di riferimento per il Sistema sanitario nazionale”alla quale parteciperanno i rappresentanti della Società italiana tossicodipendenze, della Federazione italiana comunità terapeutiche, del Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza e dell’Intercear, il coordinamento nazionale dei Coordinamenti regionali degli enti accreditati per le dipendenze.